CURIOSITA' SULLA CROSTATA DI RICOTTA
La crostata di ricotta romana e' un dolce tipico della gastronomia laziale, la cui ricetta e' molto facile ma sostanziosa.
Ha una base di pasta frolla e un ricco ripieno di ricotta, uvetta, pinoli e canditi.
Chi ama particolarmente il cioccolato puo' aggiungere delle gocce di cioccolato trasformandola in una crostata di ricotta e gocce di cioccolato.
La ricotta romana Dop viene prodotta principalmente nell’Agro romano dal latte di solo alcune razze di pecora.
Pecore alimentate quasi per intero con i foraggi dei pascoli naturali della regione ed e' proprio questo tipo di alimentazione che rende il sapore di questa ricotta eccezionale.

PREPARAZIONE
- Sulla spianatoia impastate la farina con tre tuorli d'uovo, cento grammi di zucchero ed il burro ammorbidito.
- Coprite la pasta con un canovaccio e lasciatela riposare per una mezz ora.
- In una terrina mescolate la ricotta sbriciolata con lo zucchero rimasto, tre tuorli d'uovo e un pizzico di cannella in polvere.
- Aggiungete un poco di buccia di limone grattugiata, la frutta candita tagliuzzata, i pinoli, l'uva sultanina ammorbidita in acqua
tiepida e strizzata ed infine mescolando delicatamente, due albumi montati a neve ferma.
- Stendete col mattarello la pasta e con una meta foderate una tortiera imburrata e spolverata di farina.
- Mettete il composto di ricotta e ricoprite con l'altra parte di sfoglia.
- Spennellate la superficie con un poco di albume d'uovo battuto e passate la crostata in forno caldo per circa venticinque minuti.
Vino da abbinare al piatto.
IL CANNELLINO DI FRASCATI DOCG (vino bianco dolce)
La sua zona di produzione è in provincia di Roma e comprende il comune di Frascati, Grottaferrata, Monte Porzio Catone e una parte del comune di Roma e Montecompatri.
Il vino prodotto deve essere composto almeno per il 70% da Malvasia Bianca Candia o Malvasia del Lazio (forse più nota come Malvasia Puntinata).
Il restante può essere creato da Trebbiano Toscano, Trebbiano Giallo, Greco Bianco, Bellone o Bombino Bianco.
La maggior parte delle uve che lo compongono devono essere vitigni autoctoni del Lazio, solo in piccola percentuale possono essere introdotte altre varietà.
Stiamo parlando ovviamente di uno dei vini bianchi del Lazio più famosi, dal colore intenso giallo paglierino, dal profumo caratteristico e fruttato al palato.
È equilibrato tra la lieve acidità, l’appena percettibile astringenza e la struttura del vino.