CURIOSITA' SUI FAGIOLI CON LE COTICHE
La cotica è la pelle del maiale, la cotenna per intenderci, e si dava ai scortichini del mattatoio (operai che scuoiavano le bestie prima
della macellazione) per integrare la loro paga.
Da questo ingrediente povero le sapienti mani delle massaie romane o dalle osterie nate a Trastevere si creava questa ricetta.
I fagioli al sugo con le cotiche e' un piatto molto gustoso ed ancora richiesto, specialmente nel periodo invernale per il suo importante apporto
di calorico.

PREPARAZIONE
- Mettete i fagioli a bagno in acqua fredda la sera prima dell'uso.
- Scolateli e lessateli in abbondante acqua, insaporiti con un rametto di rosmarino.
- Lavate la cotenna di prosciutto, scottatela per dieci minuti in acqua bollente e raschiatela.
- Lavatela di nuovo e tagliatela a listarelle.
- Mettetela a cuocere in altra acqua fino a che sia tenera.
- In un tegame di terracotta in una cucchiaiata di strutto, fate rosolare il prosciutto tritato insieme a uno spicchio d'aglio, una cipolla,
una manciatina di prezzemolo e qualche foglia di basilico.
- Aggiungete i pomodori sbucciati e passati al setaccio e dopo aver salato e pepato, lasciate consumare per quindici minuti, quindi
aggiungete i fagioli e la cotenna scolati.
- Assaggiate e salate se occorre, quindi fate cuocere per circa venti minutí a fuoco basso bagnando con poca acqua di cottura dei fagioli,
in caso la salsa asciugasse troppo.
- Servirete i fagioli con le cotiche caldissimi.
Vino da abbinare al piatto.
Secondi piatti come la coda alla vaccinara, l'abbacchio, le frattaglie, la selvaggina i formaggi stagionati ed i rigatoni con la pajata prediligono il
Cesanese del Piglio DOCG grazie alla sua struttura.
Già nel 1973 fu riconosciuta la DOC e nel 2008 arrivò il massimo riconoscimento della DOCG.
Lo stretto legame con il territorio e con la popolazione, che ha abitato l’area, ha costruito e modificato nel tempo la tradizione della sua coltivazione e della
sua vinificazione.
Ciò fa del Cesanese del Piglio un’esemplare assolutamente meritevole della DOCG e un esempio per i vini laziali.
La denominazione può essere prodotta in provincia di Frosinone (comune di Piglio e Serrone, in parte il territorio di Acuto, Anagni e Paliano).
Il 90% di questo vino rosso del Lazio deve essere composto da Cesanese di Affile o Cesanese comune.
La denominazione si riferisce a tre tipologie:
CESANESE DEL PIGLIO o PIGLIO
CESANESE DEL PIGLIO SUPERIORE o PIGLIO SUPERIORE
CESANESE DEL PIGLIO SUPERIORE RISERVA, ottenuto con un invecchiamento non inferiore a 20 mesi della versione “Superiore”, di cui 6 mesi di affinamento in bottiglia.
Il Cesanese del Piglio DOCG è un vino rosso del Lazio color rubino, con riflessi violacei nella versione giovane e tendente al granato se invecchiato.
Questo famoso vino laziale presenta un odore tipico del vitigno stesso e risulta sul finire leggermente amaro.