CURIOSITA' SULLE FAVE DEI MORTI
Le Fave dei Morti, sono dei dolcetti di forma tonda a base di mandorla che si preparano come tradizione in occasione della festa di Ognissanti.
Nell’antica Roma le fave erano il legume che simboleggiava le anime dei morti e questo legume si offriva in dono alle divinità.
Si utilizzava inoltre per dei riti scaramantici o in offerta ai propri defunti.
Questa tradizione e' continuata anche in tempi più recenti.
Proprio nei primi giorni di Novembre si vedevano ciotole piene di fave sulle finestre e negli angoli delle strade.
Oggi le fave sono state sostituite da questi dolcetti che con la loro forma ricordano la forma del legume ed ecco perche' vemgono chiamati fave dei morti.

PREPARAZIONE
- Tostate le mandorle in forno caldo poi strofinatele tra le mani perche' perdano la pellicola che le ricopre e pestatele finemente
nel mortaio insieme allo zucchero.
- Mescolate poi questo miscuglio con la farina, un pizzico di cannella, buccia di limone grattugiata, una grossa noce di burro ammorbidita
e le uova.
- Quando gli ingredienti sono bene amalgamati staccatene dei pezzi coi quali farete dei cordoncini che taglierete a pezzetti
lunghi circa due centimetri.
- Metteteli ben distanziati gli uni dagli altri su una piastra da forno imburrata e fateli cuocere in forno caldo per una mezz oretta a calore
moderato.
Vino da abbinare al piatto.
IL CANNELLINO DI FRASCATI DOCG (vino bianco dolce)
La sua zona di produzione è in provincia di Roma e comprende il comune di Frascati, Grottaferrata, Monte Porzio Catone e una parte del comune di Roma e Montecompatri.
Il vino prodotto deve essere composto almeno per il 70% da Malvasia Bianca Candia o Malvasia del Lazio (forse più nota come Malvasia Puntinata).
Il restante può essere creato da Trebbiano Toscano, Trebbiano Giallo, Greco Bianco, Bellone o Bombino Bianco.
La maggior parte delle uve che lo compongono devono essere vitigni autoctoni del Lazio, solo in piccola percentuale possono essere introdotte altre varietà.
Stiamo parlando ovviamente di uno dei vini bianchi del Lazio più famosi, dal colore intenso giallo paglierino, dal profumo caratteristico e fruttato al palato.
È equilibrato tra la lieve acidità, l’appena percettibile astringenza e la struttura del vino.