LA CUCINA ROMANA NEI FILM
I bucatini all’amatriciana, la pasta alla
carbonara, gli gnocchi alla romana e tanti altri piatti della tradizione, sono stati
particolarmente amati dai registi italiani sin dal dopoguerra.
I piatti che hanno utilizzato nei loro film sono diventati un metodo per descrivere la crescita economica e culturale di Roma e di tutta l'Italia di
questo periodo.
Nelle campagne romane si e' sempre coltivato con grande impegno ed amore il grano ottenendo grandi quantità di farina da cui si ricavava
la pasta che e' stata esaltata sul grande schermo con apprezzamento sempre maggiore da parte di tutto il pubblico.
Aldo Fabrizi, Monica Vitti, Alberto Sordi sono soltanto grandi esempi dei
diversi attori che si sono dedicati a questa tradizione cinematografica.
Nei film di Aldo Fabrizzi la cucina Romana è quasi sempre presente; i piu' famosi sono
“Guardie e Ladri“ e “C’eravamo Tanto Amati” del regista Ettore Scola , Fabrizi realizzo' nel 1970 anche due raccolte di ricette in versi:
“Mamma Minestra” e “Nonno Pane“ che dedico' ai genitori.
Aldo Fabrizzi condivideva questo amore per la cucina romana ed Italiana in genere con altri attori famosi dell'epoca come Alberto Sordi, Monica Vitti e Ugo Tognazzi.
Specialmente nei film come “Roma città aperta” di Federico Fellini o “Un americano a Roma” di Massimo Troisi.
Monica Vitti che prende lezione di trippa e coratella dal fidanzato Ambleto in "Dramma della gelosia",
Sofia Loren alle prese con scolapasta e spaghetti ne "La ciociara".
Nei film come “I Soliti Ignoti” o “Una giornata particolare“ e' rappresentata una cucina piu' popolare piu' umile come la
pasta e ceci e la frittata di uova.