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CURIOSITA' SUI RIGATONI CON LA PAJATA
La pasta al sugo con la pajata nasce come un piatto apprezzato specialmente dagli scortichini, lavoratori del Mattatoio di Testaccio con
l'incarico di scuoiare le bestie prima della macellazione.
Oltre alla misera paga gli scortichini ricevevano anche gli scarti delle carni macellate, il cosiddetto quinto quarto.
Questi scarti venivano preparati dalle mogli degli scortichini o venduti alle osterie della zona che incominciarono a prepare piatti destinati a diventare
piatti della tradizione popolare romana.
INGREDIENTI
- 500 gr. di pajata (budella di vetello da latte)
- 300 gr. di rigatoni
- 300 gr. di pomodori maturi
- aglio, cipolla e prezzemolo
- peperoncino rosso piccante
- vino bianco secco
- olio di oliva
- sale
PREPARAZIONE
- Spellate e lavate le budella e tagliatele a pezzi lunghi circa venti centimetri.
- Chiudete ogni pezzo a ciambellina infilando una estremità nell'altra fermate con filo bianco.
- In mezzo bicchiere di olio fate rosolare una piccola cipolla, un cucchiaio di prezzemolo ed un pezzetto di peperoncino piccante tritati insieme e due spicchi di aglio schiacciati.
- Quando l'aglio sara' dorato toglietelo e mettete a rosolare i rotolini di budella, salate e bagnate con mezzo bicchiere abbondante di vino bianco secco.
- Lasciate sobbollire a fuoco lento per una decina di minuti ed unite i pomodori sbucciati passati al setaccio e fate cuocere col coperchio per due ore.
- Aggiungerete poca acqua calda in caso si asciugasse troppo il fondo.
- Quando la pajata è cotta portate ad ebollizione abbondante acqua salata e cuocete i rigatoni.
- Scolateli al dente e conditeli con l'intingolo preparato.
- Servite a parte il parmigiano grattugiato.