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CURIOSITA' SUI CARCIOFI ALLA GIUDIA
Papa Paolo IV stabilì nel 1555 con la bolla “Cum nimis absurdum” pesanti limitazioni e obblighi per tutti gli ebrei.
Obbligo' gli ebrei di indossare un distintivo giallo, gli fu vietato di possedere beni immobilie ed i medici ebrei non potevano curare
i cristiani.
Di seguito nacque il ghetto per separare gli ebrei da chi professava la religione cattolica.
Nel ghetto di Roma vennero ospitati anche gli ebrei di Spagna e Sicilia, cacciati da Isabella di Castiglia nel 1492.
L'unione di culture diverse e piatti tipici diversi ne fecero nascere anche alcuni totalmente nuovi.
Uno di questi piatti furono anche i carciofi fritti alla giudia preparato dalle massaie in occasione di alcune ricorrenze ebraiche.
INGREDIENTI
- 8 carciofi romani
- olio di oliva
- limone
- sale e pepe
PREPARAZIONE
- Private i carciofi delle foglie esterne sino a quando arriverete alla parte gialla, tagliate le punte e lasciate solo tre-quattro centimetri di gambo.
- Man mano che li mondate, metteteli in acqua acidulata con succo di limone.
- Batteteli su un piano a testa all'ingiù, in modo da allargare le foglie.
- Asciugateli e metteteli a friggere, in abbondante olio ben caldo.
- Tenendo la fiamma bassa cuoceteli rigirandoli due o tre volte: quando saranno teneri alzate la fiamma al massimo e terminate la cottura.
- I carciofi dovranno formare una sorta di fiore dorato e croccante.
- Sgocciolateli su carta assorbente spruzzateli di sale e pepe e serviteli caldissimi.