CURIOSITA' SUL BACCALA'
La Chiesa Cattolica durante il Concilio di Trento si dedico' anche alla povertà nella tavola.
Fu proprio durante il concilio che nacque il concetto del “mangiar di magro”.
Ed e' proprio Olao Magno un prete nativo della Svezia ma a Roma gia' da tempo, che aiutò in questo periodo il baccalà e lo
stoccafisso nella loro scalata al successo.
Scrisse un piccolo libro dove esaltava i prodotti delle sue terre.
In particolare parlava di un pesce fatto essiccare ai venti freddi che destò subito la curiosità di molti che lo videro protagonista dei venerdì di Quaresima.
Il baccala' è il merluzzo conservato sotto sale, uno dei metodi piu' antichi per conservare il cibo.
Da non confondere con lo stoccafisso che e' sempre merluzzo ma essiccato.
Spazzolate il baccalà per togliete lo strato superficiale di sale, lavatelo sotto acqua fredda corrente.
Infine immergetolo in un contenitore sufficientemente capiente pieno di acqua fredda e lasciatelo in ammollo per 24/36 ore cambiando l’acqua ogni 8 ore.
Passsato questo tempo potrete preparare il vostro baccala' fritto dorato.
INGREDIENTI
- 800 gr. di baccala' gia' ammollato
- farina
- 3 uova
- olio di oliva
- sale
PREPARAZIONE
- Spellate il baccalà, spinatelo e lavatelo, poi tagliatelo a piccoli pezzi ed asciugatelo con un canovaccio.
- In una terrina battete due uova intere, unite due cucchiaiate di farina, un pizzico di sale e l'acqua (gassata) necessaria ad ottenere una pastella liquida.
- Al mometo di usare la pastella amalgamate mescolando delicatamente un albume d'uovo montato a neve ferma.
- Immergete i pezzi di baccalà nella pastella e friggeteli in abbondante olio bollente.
- Scolateli su carta assorbente quindi serviteli ben caldi.