CURIOSITA'
La trippa che sarebbe la parte prima dello stomaco vero e prioprio del bovino è composta da tre parti.
Il rumine che assomiglia ad un sacco rigonfio, e' la parte più voluminosa e grassa.
Il reticolo proprio perche' somiglia ad una rete, la parte piu' piccola.
L’omaso o libro perche' la mucosa interna forma una gran numero di lamine ricorda l’aspetto di un libro.
La trippa è molto ricca dal punto di vista nutrizionale ha molte proteine ed e' molto magra.

Vino da abbinare al piatto.
Secondi piatti come la coda alla vaccinara, l'abbacchio, le frattaglie come la trippa in umido alla romana, la selvaggina e i formaggi stagionati prediligono il
Cesanese del Piglio DOCG grazie alla sua struttura.
Già nel 1973 fu riconosciuta la DOC e nel 2008 arrivò il massimo riconoscimento della DOCG.
Lo stretto legame con il territorio e con la popolazione, che ha abitato l’area, ha costruito e modificato nel tempo la tradizione della sua
coltivazione e della sua vinificazione.
Ciò fa del Cesanese del Piglio un’esemplare assolutamente meritevole della DOCG e un esempio per i vini laziali.
La denominazione può essere prodotta in provincia di Frosinone (comune di Piglio e Serrone, in parte il territorio di Acuto, Anagni e Paliano).
Il 90% di questo vino rosso del Lazio deve essere composto da Cesanese di Affile o Cesanese comune.
La denominazione si riferisce a tre tipologie:
CESANESE DEL PIGLIO o PIGLIO
CESANESE DEL PIGLIO SUPERIORE o PIGLIO SUPERIORE
CESANESE DEL PIGLIO SUPERIORE RISERVA, ottenuto con un invecchiamento non inferiore a 20 mesi della versione “Superiore”, di cui
6 mesi di affinamento in bottiglia.
Il Cesanese del Piglio DOCG è un vino rosso del Lazio color rubino, con riflessi violacei nella versione giovane e tendente al granato se
invecchiato.
Questo famoso vino laziale presenta un odore tipico del vitigno stesso e risulta sul finire leggermente amaro.